Un ricordo degli anni '90 e di Fabrizio Ravanelli

Il Venerdì di Repubblica aveva in fondo al numero una rubrica che si intitolava "A casa di...", che serviva a Natalia Aspesi ad andare in giro a cazzeggiare borghesemente scroccandosi un pranzo.

In quelle due pagine ci erano molte foto degli ambienti della casa di vip, ognuna corredata da didascalia dei diversi ambienti con un virgolettato del padrone di casa.

Ebbene, dopo aver esaurito tutto il filone degli sciccosi scalfariani capalbiesi in quanto tali portatori sani del Bene, che ti fa un giorno la Natalia? Prende e si inerpica sui colli umbri a casa di Ravanelli, a suo tempo all'apice della popolarità.

Di quelle due pagine mi rimase impresso "Uomini", il primo libro di Alba Parietti ("Perché, la Parietti ha scritto un libro? E poi, perché il primo? Vuol dire che ce n'è un secondo?". La risposta é si a entrambe. Il libro in questione reca lo isbn 978-8804408307), messo a cosce aperte sul divano del salotto, come un tempo si faceva con le bambole, con la didascalia che diceva: <A casa Ravanelli c'è solo questo libro. "Noi non leggiamo mai", dice la moglie del centravanti. "Lo abbiamo solo perché ce l'ha regalato con dedica la nostra amica Alba".