Tutte le madonne della sera

lente, primitive, in fila indiana
aspettando la Novanta nella sera
nel tramonto che rossiccio si dipana
aspettando nella sera una visione:
un gancio che disceso giù dal cielo
le ascenda a ultraterrena dimensione.

tutte le madonne della sera
estatiche davanti alla TV
aspettando dai programmi-verità
un messaggio, un segno, un dejavu:
la certezza che tutto quello strazio
sia la prova della loro santità.

tutte le madonne della sera
in plotoni verso i disco-pub
inguainate nei tanga e nei push-up
aspettando che un cristo di qualcuno
penetri l’imene della noia
liberandole dalla loro castità.

tutte le madonne della sera
in vacanza il quindici di agosto
al collo un crocifisso di diamanti
al guinzaglio di uomini arroganti
aspettando un unico miracolo:
incontrare al mare degli amanti.

tutte le madonne della sera
genuflesse davanti alle vetrine
contemplanti con facce da cretine
giacche, minigonne, polacchine
arrancanti sopra tacchi molto alti
aspettando l’Apocalisse: i saldi.

tutte, tutte, tutte. e così sia.


Francesca Genti

Da "L'arancione mi ha salvato dalla malinconia" (Ed. Sartoria Utopia)