Profili poveri: l'andrew tate dell'oltrepo

Profili poveri: l'andrew tate dell'oltrepo

Vi racconterò una storia.

La mia.

Quella di un uomo che non ha mollato. Di un “brutto” che ce l’ha fatta.

Perché fino a 20 anni non avevo questo gran successo con le donne mentre ora devo respingerle? Praticamente oggi ho la fila, (potrei saltare di fiore in fiore ma, essendo un cazzutissimo uomo alfa, me ne sbatto letteralmente il cazzo).

Semplice.

Mi sono migliorato.

Come?

Letture educative (Marco Aurelio, Jordan Peterson, Rollo Tomassi e Jack Donovan, autori dei quali posso dire, senza falsa modestia, di essere uno dei maggiori esperti italiani).

Studio delle lingue.

Sembrerà scontato, ma sapere l’inglese come (e meglio) di un madrelingua ti apre la mente (oltre ad aprire le cosce).

Studio della finanza (se volete sapere come gestirle, beh, ho scritto diverse cose)

Arti marziali.

Il controllo del corpo è tutto. Essere una macchina da guerra è un plus necessario al giorno d’oggi.

Doccia fredda ogni cazzo di giorno. Mi mantiene giovane e incazzato.

Abolizione della pornografia dalla mia vita. Un modo di rilasciare dopamina da falliti piagnoni.

Cavalcare un potentissimo cavallo meccanico. Ti rende un uomo libero. E alle donne piace, eccome se piace.

Potevo essere un folle che urlava e cantava dal mio cazzo di appartamento, considerato pazzo dai vicini e ossessionato dai fischi dei treni. Stare a teorizzare sul “turco mascolino”, la bocca da vecchia, ossessionato, quasi attratto, da quei tamarri dei fratelli Bianchi, o come cazzo si chiamano. Essere considerato un “maestro” da un gruppo di disadattati misogini, destinati a morire in cameretta col cazzo in mano.

Invece fumo sigari a bordo piscina nella mia cazzo di villa, e se un fratello “Bianco” volesse andare alle mani lo metterei a tacere con due colpi ben assestati.

Potete decidere cosa essere.

A voi la scelta.

Statemi bene.