NOTHING ELSE BELLOCCHIO - Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio

Alla fine l'importante è farcela, e una volta raggiunti i propri obiettivi con le buone e con le cattive, stare in famiglia: il familismo amorale è il protagonista esplicito di varie pellicole del festival (El Clan di Trapero, A Bigger Splash di Guadagnino), e la motivazione inconfessabile di Bellocchio che gira un horror fantasy medieval emiliano nella natia Bobbio  con i figli, gli amici e tutti quanti appassionatamente nei luoghi dove nei Pugni in Tasca si uccideva la mamma.

Sangue del mio sangue è l'unione di due cortometraggi, una suora di clausura (Lidiya Liberman, una bella scoperta) seduttrice seriale di fratelli condannata a essere murata viva e un dracula ex democristiano che ha un ultimo sussulto di amore prima del disfacimento, l'ennesima stupenda interpretazione di Roberto Herlitzka che si candida per la Coppa Volpi come miglior attore.

Nel mezzo, Nothing Else Matters dei Metallica riarrangiato per voci bianche, Alba Rohrwacher come al solito nei film di Bellocchio in coppia con Federica Fracassi, qualche bella inquadratura di Daniele Ciprì a suo agio nell'oscurità, Filippo Timi momento comico, battutine da pausa caffè sulle ricevute fiscali che ai critici romani a rimborso spese strappano sempre un sorriso.

Nel complesso un film imperfetto ma affascinante nella sua imperfezione.