Nevermind 30 anni dopo

Il grande successo di Nevermind lo si deve alla produzione di Butch Vig che fu molto "boombastica" (basti sentire la batteria) e alla promozione massiccia della Geffen tramite i video mandati a ripetizione dalle emittenti musicali. L'etichetta aveva nasato con grande lungimiranza che i tempi del glam metal erano finiti e che il disagio giovanile si era spostato sulle camicie a quadretti e le all star distrutte. Infatti i Nirvana furono messi sotto contratto dalla Geffen tramite l'intercessione dei Sonic Youth che erano sull' etichetta già da un anno (Goo è il primo album su major dei newyorchesi). Ma la strada era stata giò spianata da Soundgarden, Mudhoney, Mother Love Bone (poi Pearl Jam) e due gruppi sfigatissimi che non raggiunsero mai il successo pop: Butthole Surfers e Meat Puppets.

 

Nevermind fu un disco epocale, importantissimo perché ridusse le distanza tra pop e rock e i rispettivi ascoltatori, ma fu anche la condanna a morte di Cobain catapultato in un mondo che non gli apparteneva e di cui non voleva farne parte per nessun motivo. La sua grande sfiga fu quella di avere un dono, saper scrivere perfette canzoni pop con le chitarre distorte, nonostante i suoi modelli (Melvins, Sonic Youth degli anni '80) fossero in realtà molto distanti dalla sua produzione musicale. Capì subito la questione, ma a poco servì realizzare In Utero con Steve Albini, sporcando i suoni e facendo sostanzialmente un altro album pop. Il matrimonio con Courtney Love fu la mazzata finale insieme ai mal di stomaco dovuti all'eroina. Dave Grohl invece, corrotto probabilmente già all'epoca, ci sguazzò benissimo nella cultura di massa, come vediamo anche oggi.