Momenti di stasi
Quando uscì la notizia che sarebbe stato digitalizzato l’archivio di Andreotti, decisi di pubblicare anch’io il mio diario online. In fondo siamo i due innocenti più colpevolizzati di Italia. Poi adesso che è inverno sono scomparse anche le ultime tipe che giravano senza calze, quindi io cado sempre un po’ in depressione. Le ultime che fino a settembre inoltrato girano ancora con i piedi a vista sono le più sudicie, proprio per questo mi eccitano a palla. Adesso però manco più loro, è letargo fino ad aprile. Almeno un tempo avevo il mio archivio di foto con cui consolarmi durante l’inverno, tutto sequestrato da quei cazzo di carabinieri che si fanno ancora adesso le seghe sui miei pornazzi. E il bello è che mi hanno fatto pure condannare. Io volevo dirlo al giudice, ma l’avvocato me lo ha impedito: io mi preoccuperei se entrassi nel pc di qualcuno e non trovassi dei pornazzi, quello sarebbe un soggetto pericoloso.
L’unico aspetto positivo di tutta la vicenda è che un casino di tipe ha incominciato a scrivermi, attratte dal brivido dell’assassino, alla Basic Instict. Io allora sfrutto la cosa, unisco l’utile al dilettevole, quando le esco si aspettano le porti chissà dove, e io invece le porto nei ristoranti con i coupon di Groupon. Di Groupon mi sono informato per il mio lavoro, perché l’hanno quotata in Borsa ed è stata indagata dalla SEC, io oltre a fare il praticantato dal commercialista faccio il trader, il mio idolo è Belfort, quello del film di Di Caprio, quello che finite le contrattazioni si faceva di coca, si scopava le troie e poi faceva giochi bislacchi tipo il lancio del nano. Groupon, dicevamo, si è quotata gonfiando i bilanci: quando loro vendono il coupon al cliente sorge anche contestualmente l’obbligo di pagare il fornitore, tipo vendono la cena del ristorante a 100 e al ristorante danno 95, il loro fatturato da contabilizzare è solo 5, mentre invece loro dicevano che avevano il fatturato di 100, per gonfiare la quotazione. Groupon come servizio è uno schifo, se porti la fidanzata al ristorante con i coupon hai già la vita segnata, finirai a spingere il passeggino al centro commerciale. Io porto le tipe che mi scrivevano in questi ristoranti periferici per dare l’idea che sono un tipo semplice, e loro ci credono, alcune sono quasi deluse. Con una è stato divertentissimo, siamo andati in questa specie di tavola calda, non c’era praticamente divisione dalla tabaccheria alla sala da pranzo, mangiato malissimo, poi in macchina l’ho convinta a farsi massaggiare i piedi, poi mi ha fatto una pompa ma era meglio il massaggio, tra l’altro con lo schizzo ho un po’ sporcato i tappetini, che è sempre un casino farlo venire via. Io quest'estate, se passo indenne 'sta fase, voglio andare in vacanza con Raffaele Sollecito, penso che abbiamo tante cose in comune, tante cose da dirci. E poi secondo me è uno che mastica un casino di figa. Perché, nonostante tutti i problemi, tutti i casini, poi pensi sempre a quello, c'è anche una canzone di battiato che lo dice, i desideri non invecchiano con l'età. Che anche battiato, c'ha 70 anni, si è rotto il femore, è pieno di soldi, eppure fa ancora i tour con Alice, per dire, perché gliel'ha fatta annusare. La speranza è l'ultima a morire, e l'ultima cosa che un uomo fa è l'ultima cosa che vorrebbe fare, morire.
- Tags: italia 0-20, racconti, zeitgeist