la vita è bella perché è varia ma anche perché finisce

I propositi dell'anno nuovo, i propositi del governo nuovo, è già stato tutto detto, ma per fortuna ci sono i giovani che ancora non lo sanno e sono pronti ad ascoltarci un'altra volta.
Cambiare classe, i nuovi compagni delle medie, i nuovi compagni del liceo, l'università, i nuovi colleghi in ufficio.
Ma anche: il nuovo governo, l'opposizione al nuovo governo, le clausole di salvaguardia sempre più alte sugli anni a venire, dare la colpa al vecchio governo, l'alternanza governo di destra / governo di sinistra (era colpa del governo precedente), poi finalmente il governo tecnico, la patrimoniale sulla casa, la patrimoniale sui conti correnti, giuliano amato che fa recitare suo figlio nei ragazzi del muretto.
E' tutto, ovviamente, sottilmente, istituzionalizzato, per convenzione tacita ed educata, anche cercare di far saltare il tavolo in modalità accelerazionista per arrivare alla fine del capitalismo, come un fast forward a football manager quando ti sei rotto, ma poi ricomincerai da capo con un altro gioco, morirà poi il pianeta che gira in cui tutto ciò accadde, in altri satelliti di altri sistemi qualcosa di simile alla gente continuerà a fare cose simili, sempre questo o sempre qualche altra cosa o nè una cosa nè l'altra.

Fare le adunate di parole, ripetere tutto un'altra volta, scartare sotto l'albero la casa delle bambole di Sofia e ricominciare con gioia tutto quanto.