la bellezza incastra

La bellezza incastra, costringe a essere onesti con sé stessi obbligando ad ammettere la crudezza di un desiderio il cui oggetto è molto preciso: quel corpo, quel culo, quel seno.
Tale evidenza, dissimulata, nel timore di non essere all'altezza delle proprie ambizioni, sotto forma di educazione, convenzione dettata dalla convenienza.
L'evidenza di ciò che si vuole, e il dissimularlo: la dicotomia di felicità = incessante soddisfazione di ogni desiderio / sereno autocontrollo dell'equilibrio emotivo.
Felicità -> verità = 1 , e tutto ciò che è costruzione umana (dissimulazione, educazione, controllo, legge) è volto all'alleggerimento della pressione derivante dalla tensione del raggiungimento: desiderare, ottenere, per poi desiderare qualcosa di nuovo e più grande, d'ardore bruciare come l'ardente sole morente dentro un universo in espansione, questo il comune primo motore.