Gestire

'Gestire' è la parola su cui si regge lo stadio contemporaneo del capitalismo, sia psichico che materiale. Nell'èra della relativa abbondanza, il problema principale non è tanto fare le cose quanto gestirle. D'altronde la traduzione più giusta e onesta del volutamente-non-tradotto 'manager' sarebbe proprio gestore, e restituirebbe anche un senso più circoscritto delle mansioni che i circa 7 miliardi di manager presenti nel mondo sono chiamati a svolgere. (Com'è arcinoto, questa è anche la ricompensa simbolica per un po' di plusvalore estratto a buon mercato: ti chiamo manager così tu pensi di essere un comandante, e invece sei un gestore).

L'arte, come sappiamo, ha bisogno di vivere sempre con un certo scarto sul mondo, una distanza sia di tempo che di messa a fuoco. Nessun artista ha mai osato parlare di Gestione o Gestire. Nessuno prima di Blanco, che in un pezzo (bellissimo, Pornografia) usa proprio quel verbo. È un verso doloroso, segna una cesura col nostro lessico novecentesco e ci mostra che anche questa parte di realismo è finalmente percolata nell'arte dei 19enni. Non è colpa di nessuno, è il mondo che va avanti.