farinetti

Oscar Farinetti:  il ritratto del mercataro disonesto, con occhietti privi di luce, naso contadino, mani piccole e ritorte, pronte a stringersi attorno al collo del prossimo. Declama le bellezze del patrimonio culturale italiano, un po' come se lui fosse il padroncino di tutto e ci mostrasse le cassette di frutta o i bustoni di ravanelli ancora sporchi di terra - tutta roba buona!.
Dietro la patina dell'oste-mecenate traspare un amore inconfessabile, da bulimico, per l'abbondanza, l'accumulo, il flusso di cassa che indifferente fagocita i pomodori biodinamici come anche i capitelli del palladio. E il problema è che questo tipo di approccio ha vinto, genera ricchezza e consenso, e chi si permette di obiettare viene presto relegato al ruolo di Severgnini del pensiero tradizionalista.