Busi letteratura infilmabile

La cosa di cui forse vado più fiero, una cosa ovviamente extraletteraria, è che i miei libri sono antifilmabili, anticinematografici, la letteratura in me è sempre primaria, occupa il proscenio della mia vita e non ha mai avuto bisogno della stampella del bel film. Mi vergognerei un po’ se dovessi la mia fama di scrittore al fatto che qualcuno ha filmato Seminario sulla gioventù, perché, come dire, è sempre una elementarizzazione, comunque, di un’opera che, innanzitutto, ha avuto altri modi, e poi ha un altro mezzo sostanziale. […] Sono arrivato a un giusto disprezzo verso questo bisogno di trasformare tutto in immagini. Dell’immagine non ci importa nulla. Una persona perbene mediamente colta, sì, magari ascolta anche la musica, dà uno sguardo anche alla pittura, va anche al cinema, guarda anche la televisione, va a una mostra di fotografie, perché no, ma non considera ciò una fonte di libertà. […] L’opera d’arte, di scrittura, immette in una verità che è soltanto tua, sulla quale tu sei il padrone unico, ed è questa la differenza.

Aldo Busi