Borghesia

Borghesia: Possiede qualche soldo al sicuro, lavora di concetto, non ha studiato troppo in vita sua ma sa molte piccole cose e ama, soprattutto, quelle idee e quelle abitudini che tendono a garantire l’ordine. Egli non osa definirsi un conservatore, crede, al contrario, nel Progresso: è una specie di Péchuchet, un borghese di “larghe vedute”, capace, perfino, di aderire al bolscevismo, se occorre. […] Le sue uniche consolazioni egli le trova nelle cose, n...el raccogliere oggetti, nell’amministrare i propri beni e, soprattutto, nel disprezzare una quantità di persone […].
Un’idea gli entra in testa come il motivo di una canzone, forse con le note di una fanfara; le sue convinzioni politiche si fondano su una parola soltanto, letta o udita a caso; ammira un poeta senza averlo letto, così; crede in un santo perché ha un bel nome; va in chiesa per ignote ragioni, non ci va per le stesse ragioni ignote, ma l’istinto di conservazione non sbaglia [...].
Si credono ribelli perché non pagano il biglietto del tranvai al fattorino. Il fattorino ruba nel dare il resto della moneta perché si sente bolscevico. Il controllore maltratta i passeggeri perché sono odiati borghesi; gli odiati borghesi spingono e schiacciano i piedi ai loro simili perché si sentono vittime di una società infame, e così via.