10 cose da non fare all'udienza generale di Sua Santità Francesco
- Non correre scompostamente nel sottopasso pedonale terminal Gianicolo per arrivare prima degli altri pellegrini, tanto per quanto prima parti i posti migliori saranno già occupati o prenotati.
- Non puntare tanto alle file davanti quanto ai posti vicini alle transenne.
- Non dimenticare di portare con te qualcuno che parla tedesco per chiedere in extremis alle guardie svizzere i trucchi migliori per avvicinare Francesco.
- Non stendere striscioni che impediscano la vista alle violente e sediziose file dietro.
- Non urlare isteriche "Oddio c'è il Papa" quando compare la papamobile.
- Non lanciargli i bambini dalle transenne perché li baci dicendogli: "Papa vieni qui".
- Non andartene a metà dell'udienza perché tanto ti è già passato accanto e sei contenta così, chissenefrega della catechesi poliglotta.
- Non sviluppare legami affettivi con il diciannovenne guardia svizzera bellissimo postando la sua foto sui social e commentando "i ricordi più belli / bandiera della repubblica elvetica".
- Non metterti a discettare sulla perfettibilità della versione in Francese, Inglese, Tedesco, Spagnolo, Portoghese, Arabo della catechesi del giorno: in Vaticano hanno i migliori traduttori madrelingua, facci pace.
- Non cedere alla tentazione di tornare a casa con quelli de La Reunion, del Brasile, di Cuba.
Bonus track: Se l'insegnante della scuola Teresa Spinelli di Roma ti calpesta per avvicinarsi al Papa più di te e poi lui nella catechesi dice: "Non dimenticate di dire permesso, grazie, scusa se siete veri cristiani" non puntarla con sguardo soddisfatto e vendicativo: la sua condanna è essere quello che è.